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1. Dicembre, gli alunni della „Leonardo da Vinci“ solidali con i malati di AIDS e i sieropositivi

Autor: Giordano Trani, 3. 12. 2015.

 Il 1. Dicembre ricorre la Giornata mondiale della lotta all’AIDS. Gli alunni della prima liceo generale hanno preparato per tutta la scolaresca dei nastri rossi simbolo della lotta all’AIDS e di solidarietà ai sieropositivi e agli ammalati di AIDS.

Questa giornata è dedicata ad accrescere la coscienza dell’epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato il 1. dicembre 1981. Da allora l'AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi.

L’epidemia è particolarmente grave nei paesi in via di sviluppo, ma anche se rara, la malattia è presente pure nel nostro paese e colpisce per lo più i giovanissimi ai quali non è stata fornita un’adeguata educazione alla prevenzione.

Chiunque voglia saperne di più su questa grave malattia legga il testo a seguire.

AIDS – SIDA 

L'AIDS, sindrome da immunodeficienza acquisita (o SIDA  nei paesi francofoni) è una malattia del sistema immunitario umano causata dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV).

La malattia interferisce con il sistema immunitario (quello che ci difende dalle infezioni) limitandone l'efficacia, rendendo le persone colpite più suscettibili alle infezioni, in particolare a quelle opportunistiche, e allo sviluppo di tumori.

 

NASTRO ROSSO

Il nastro rosso è il simbolo internazionale della lotta contro l'AIDS. È un esempio (forse il più famoso) di nastro della consapevolezza, in cui piccoli fiocchi di vari colori piegati ad ochiello sono adottati come simboli per il sostegno a una determinata causa o campagna civile.

Il Nastro Rosso è:
Rosso, come l'amore, per essere simbolo di passione e tolleranza verso chi è colpito.
Rosso, come il sangue, per rappresentare il dolore causato dalla morte di tante persone per l'AIDS.
Rosso, come la rabbia per il come siamo indifesi nell'affrontare una malattia per la quale non c'è ancora possibilità di cura.
Rosso come segno di avvertimento da non ignorare uno dei più grandi problemi del nostro tempo.

 

SIEROPOSITIVITA'

Significa essere HIV positivi (avere il virus nel proprio sangue), è un periodo in cui non ci sono sintomi visibili di malattia. Questo periodo può durare da 5 a 15 anni durante i quali si può trasmettere il virus ad altre persone.

Ci sono dei sintomi non visibili: minor numero di leucociti, di linfociti T e di anticorpi e il virus HIV nei linfociti T.

 

TEST PER LA SIEROPOSITIVITA'

Il test consiste in un normale prelievo di sangue che, analizzato, diagnostica la presenza o meno dell'infezione da HIV.

Il test serve a rilevare la presenza nel sangue degli anticorpi anti-HIV, che si sviluppano solo se la persona che fa il test è venuta in contatto con il virus.

Il risultato del test è positivo se si riscontra la presenza di anticorpi contro il virus (sieropositività all'HIV), è negativo quando nel sangue non vi è traccia degli anticorpi (sieronegatività all'HIV).

Devi sapere che il periodo di formazione degli anticorpi anti-HIV può variare da un minimo di qualche settimana fino a 3 mesi dopo che si è venuti a contatto col virus.

 

AIDS – SINTOMI DELLA MALATTIA

I principali sintomi sono: linfonodi ingrossati, sanguinamento delle mucose, vomito, diarrea, dimagrimento, malattie opportunistiche: tubercolosi, polmonite, sarcoma di Kaposi (tumore maligno dei vasi sanguigni che si manifesta con lesioni violacee della cute), e in alcuni casi demenza.

 

 

COME SI TRASMETTE

Il virus HIV si trasmette:

·         attraverso rapporti sessuali vaginali, anali e oro-genitali non protetti da profilattico o con uso non adeguato dello stesso

·         attraverso lo scambio di siringhe contaminate, attraverso un contatto diretto tra ferite cutanee profonde, aperte e sanguinanti, attraverso un contatto diretto del sangue con mucose, attraverso le trasfusioni di sangue infetto, con i trapianti di organi o tessuti infetti o inseminazione artificiale con sperma donato infetto

·         da madre sieropositiva a figlio durante la gravidanza, il parto, attraverso l'allattamento al seno materno

 

NON SI TRASMETTE:

·         attraverso lacrime, sudore, saliva, urina, feci, secrezioni nasali, vomito, purchè non contaminati da sangue

·         la vita in famiglia o in comunità, le strette di mano, i baci "sociali"

·         l'uso in comune di stoviglie

·         l’uso di toilette, piscine, saune e luoghi pubblici

·         il morso delle zanzare

 

COME DIFENDERSI DAL CONTAGIO

Astenersi dall’avere rapporti sessuali
Usare profilattici di lattice durante i rapporti sessuali
Limitare il numero di partner
Evitare di scambiare le siringhe, non usare droghe
Evitare di avere rapporti sessuali con partner che hanno comportamenti rischiosi (promiscuità, prostituzione)
Evitare di usare strumenti di foratura della pelle che non sono stati disinfettati

 

 

CURE

Il danno provocato dal HIV sul sistema immunitario non è tanto correlato alla presenza del virus nell'organismo quanto al suo processo di replicazione.

Questo processo si realizza tramite specifici enzimi e proteine che possono essere fermati con l'utilizzo di farmaci specifici.

Oggi la scoperta tempestiva della sieropositività e l'affidarsi a medici esperti può garantire una buona aspettativa e qualità di vita.

In molte aree del mondo, dove vi è accesso alle cure, l'AIDS è diventata una malattia cronica piuttosto che una malattia acuta mortale.

Diversa è la situazione nei paesi in via di sviluppo dove l'acesso ai farmaci è molto limitato. In assenza di trattamento, la sopravvivenza media dopo l'infezione da HIV è stimata da 9 a 11 anni. Dopo la diagnosi di AIDS, se il trattamento non è disponibile, la sopravvivenza varia tra i 6 e 19 mesi. 

La disponibilità di farmaci antiretrovirali e l'adeguata prevenzione dalle infezioni opportunistiche riduce il tasso di mortalità dell'80% e aumenta la speranza di vita a 20-50 anni.

 

DIFFUSIONE NEL MONDO

A livello mondiale sono registrati 37 milioni di sieropositivi con un aumento di 2 milioni su base annua. Di questi in un anno ne muoiono 1,2 milioni.

 

DIFFUSIONE IN CROAZIA

In Croazia la percentuale è bassa. In un anno vengono registrati 19 casi di sieropositività e 4 di nuovi malati di AIDS. L’86% sono maschi, tra il 59 e il 64% hanno un rapporto omosessuale o di promiscuità. In Istria dal 1985 al 2015 sono state registrate 130 persone sieropositive e 45 ammalate di AIDS.

 




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