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Criminalità organizzata, un confronto tra l'Italia e la Croazia
Autor: Giordano Trani, 14. 4. 2016.
Il giorno venerdì 8 aprile 2016 la SMSI „Leonardo da Vinci“ di Buie ha avuto il piacere di ospitare il commendator Leone Zingales, giornalista, scrittore e vice presidente dell'Unione nazionale cronisti italiani (UNCI). L'incontro incentrato sull'argomento della criminalità organizzata, si è svolto nell'ambito del progetto Europa per i cittadini „Waves of citizenship, waves of legality“ promosso dalla Fondazione „Giovanni e Francesca Falcone“ di Palermo e dall'ADL (Agenzia della democrazia locale) di Verteneglio che ha visto impegnata la scuola come partner.
Il signor Zingales ha raccontato ai presenti quelli che erano gli inizi della criminalità organizzata nel sud Italia a partire dagli anni '60 ad oggi. Gli alunni e tutti gli ospiti presenti hanno seguito con molto interesse i racconti dei fatti di mafia raccontata da chi in prima persona si è trovato a viverla intervistando boss mafiosi e magistrati. Il messaggio è quello di non arrendersi mai di fronte alle minacce della mafia, tenere la testa alta e guardare le persone negli occhi. Il commendator Zingales ha inoltre donato alla SMSI „Leonardo da Vinci“ un libro riguardante il Maxi-processo di Palermo.
Tra gli illustri ospiti, oltre al cronista siciliano hanno preso parte all'incontro: la preside della SMSI „Leonardo da Vinci“ IRENA PENKO, la Sig.ra ALIDA FEDERICO della Fondazione „Giovanni e Francesca Falcone“ di Palermo; dalla Questura di polizia istriana il Sig. BERNARD PERKOVIĆ, del Dipartimento per la criminalità organizzata, la Sig.ra GIUSEPPINA RAJKO, vicepresidente della Regione Istriana, il Sig. EDI ANDREAŠIĆ, sindaco della Città di Buie il Sig. MAURIZIO TREMUL, presidente della GE dell'UI e il Sig. UMBERTO ADEMOLLO, presidente dell'ADL di Vertenglio con i suoi collaboratori nonché i giornalisti dei nostri media locali TV Capodistria e Radio Capodistria. Un particolare ringraziamento va anche alla prof.ssa FIORELLA BIASIOL portatrice del progetto.
Il progetto iniziato nel mese di maggio del 2015 si è concluso ribadendo l'importanza dell'educazione alla legalità nelle scuole, in quanto per poter contrastare la criminalità organizzata bisogna sconfiggere l'ignoranza, la rassegnazione e l'omertà.
L'istruzione è l'arma più potente.
