.JPG)
LA “LEONARDO DA VINCI” AL VITTORIALE DEGLI ITALIANI
Autor: Giordano Trani, 26. 2. 2019.
Due giorni di full immersion per gli alunni della “Leonardo da Vinci” di Buie che, gli scorsi 21 e 22 febbraio 2019, sono stati in gita nel territorio del Lago di Garda. La I, II e III liceo, nonché la II e III perito elettronico e informatico, accompagnati dalla prof.ssa di storia Erika Šporčić Calabrò, dalla prof.ssa di Lingua e letteratura italiana Fiorella Biasiol e dalla prof.ssa di Arte figurativa Marina Paoletić, hanno avuto l’occasione di conoscere e approfondire contenuti storico-artistici e letterari che spesso vengono solamente trattati in classe: un perfetto esempio di studio attivo e di interdisciplinarietà. Con una guida turistica del posto, hanno visitato a fondo la città di Verona, con le sue splendide piazze, le Arche scaligere, la “casa” di Giulietta e l’immancabile Arena del I sec. d.C.; hanno “vissuto” e scoperto individualmente gli angoli più nascosti della città scaligera.
Gli alunni hanno visitato la piccola cittadina di Lazise, sul Lago di Garda, un piccolo centro di pescatori simile alla più nota Grado. La splendida Sirmione, ha accolto gli alunni direttamente dal Garda: infatti, i ragazzi hanno circumnavigato l’istmo in motoscafo e solo in seguito hanno passeggiato per le pittoresche vie della secolare cittadina-avamposto militare dei domini veronesi della Serenissima.
Tappa finale ma centrale, di questa uscita didattica è stata la visita al Vittoriale degli Italiani, casa in cui il celebre Gabriele d’Annunzio visse l’ultima parte della sua vita, e dove morì il 1 marzo 1938. D’Annunzio fu un poeta, scrittore, drammaturgo, soldato e patriota italiano; indimenticabili e audacemente spericolate le azioni militari condotte durante la Prima guerra mondiale, come il Volo su Vienna e la Beffa di Buccari, e di grandissimo valore poetico le sue opere letterarie, dal primo romanzo Il Piacere, alle raccolte di poesie Primo vere e Alcyone. Gli alunni hanno visitato le stanze della Prioria (un mix unico di elementi decorativi romani, greci, futuristici e moderni), come la Stanza del Mascheraio (per gli ospiti indesiderati), il Bagno Blu (con ceramiche di colore blu), la stanza della Zambracca (dove il poeta morì) e molte altre; hanno inoltre potuto vedere e il famoso MAS 96, con il quale il poeta-soldato compì l’impresa di Buccari, e l’Ansaldo SVA, con il quale compì una trasvolata lanciando su Vienna migliaia di manifesti tricolore contenenti una provocatoria esortazione alla resa; gli alluni hanno passeggiato nel parco del Vittoriale, dal Mausoleo (dove il Poeta è sepolto) alla Nave Puglia, dal teatro all’aperto all’Arengo, un piccolo tempio dove d’Annunzio celebrava con i suo legionari l’impresa di Fiume alla luce della fiaccole. Gabriele d’Annunzio, infatti, resse per circa 16 mesi la città di Fiume in attesa che la città venga annessa al Regno d’Italia. Invano, poiché la sorte di Fiume fu stabilita dal Trattato di Rapallo e in seguito, nel 1924, venne annessa all’Italia da Mussolini.
Gabriele D'Annunzio riuscì a porsi sia come poeta che come uomo, a costruire la sua immagine di Vate; assunse atteggiamenti aristocratici prendendo le distanze dalla massa e al tempo stesso dedicò grande attenzione al suo rapporto con la folla; seppe combinare modelli antichi e moderni, trovare il giusto equilibrio tra l’estetismo decadente e il “vivere inimitabile” che lo caratterizza. Volle fare della propria vita un’opera d’arte e fu una figura di costume, prototipo delle moderne celebrità.
